Stiamo per addentrarci nell’ottobre missionario 2023: Cuori ardenti e piedi in cammino, questo il tema che farà da filo conduttore. A testimonianza di questo ardore missionario a cui tutti siamo chiamati, ci è giunta l’esperienza vissuta nella comunità di Jundiaí SP-Brasile.
Sabato 23 e domenica 24 settembre, abbiamo vissuto una giornata di evangelizzazione porta a porta nel quartiere dos Cravos e in alcune strade del quartiere Fazenda Grande.
Si sono uniti al gruppo missionario CMT alcune persone del quartiere Medeiros e Fazenda Grande. Gli annunciatori della Buona Notizia erano vari: adulti, giovani e bambini: Gabriele di appena 8 anni leggeva la Parola di Dio e ha toccato in modo particolare il cuore delle persone.
Ringraziamo p. Felix per averci dato l’opportunità di vivere questa esperienza, all’interno della sua parrocchia, che ci ha permesso di andare incontro alle persone.
Abbiamo incontrato tante situazioni diverse, sia di gioia che di sofferenza: le persone sono assetate di ascoltare e ricevere la Parola di Dio: una signora incontrandoci per strada ci ha detto: “Io ho visto in un negozio la locandina che annunciava la vostra visita, potete venire a pregare anche nella mia casa?”.
Una parrucchiera e una sua cliente si sono fermate per ascoltare l’annuncio; anche una famiglia nel bel mezzo di una grigliata si è fermata per partecipare ad un momento di preghiera insieme a noi… Ringraziamo per quanti si sono lasciati visitare e toccare dalla Parola, aprendo non solamente la porta di casa, ma anche il proprio cuore.
Una giovane signora, da tempo lontana dalla chiesa, il giorno prima aveva chiesto a Dio di inviarle un segno, una luce per trovare nuovamente la forza di cercarlo e capire dove cercarlo, quando i missionari sono arrivati nella sua casa, è scoppiata in lacrime, riconoscendo in questa visita la risposta alla sua richiesta. Non ha voluto perdere tempo, e nonostante facesse molto caldo, in quello stesso pomeriggio ha accolto l’invito a partecipare della celebrazione eucaristica. La sua gioia ed emozione erano visibili.
La Parola ha toccato i cuori di tutti, di grandi e piccoli. “Abbiamo bussato ad una porta e ci ha aperto un bambino di otto anni. Abbiamo chiesto di chiamare la mamma, ma ci ha detto che lei era occupata. Prima ancora che dicessimo altro, ci ha detto che aveva due fratelli, uno gemello e l’altro più piccolo. Senza perdere tempo è entrato in caso ed è ritornato con loro per ascoltare il nostro annuncio, portando nella mano la Bibbia e ci ha raccontato che ogni notte, prima di dormire, gli piace leggerne una parte. Improvvisamente si è avvicinato anche il padre che è rimasto in ascolto ed ha voluto sapere dove si trovava la chiesa e alla fine, salutandoci, ha sorriso dicendo che ci sarebbe andato”. Il seme è stato lanciato… crediamo che darà frutto a suo tempo.
Un altro incontro che ci ha colpito molto è stato verso la fine della mattinata: una signora di credo evangelico, ammalata di cancro, ha condiviso la sua vita e il suo desiderio di aiutare chi soffre e tutti quelli che bussano alla sua porta, perché crede che Dio è Padre di tutti. Ascoltandoci parlare dell’amore di Dio, ha ringraziato molto e ha desiderato donarci qualcosa come segno di gratitudine per la missione che stavamo vivendo.
Sono state tante le esperienze belle gratificanti e al termine ciascuno ha condiviso desideroso di raccontare le meraviglie compiute da Dio servendosi anche della nostra piccolezza.
Al termine delle visite abbiamo percepito la stanchezza fisica, ma anche una grande gioia di aver portato la Parola di Dio in tante case e cuori. Una signora ci ha detto: “Non ho nemmeno sentito il dolore al ginocchio, è stato proprio lo Spirito Santo ad inviarci e darci forza”, e suo marito, in attesa di un intervento chirurgico per gli inizi di ottobre, ha camminato insieme a noi per annunciare sia il sabato che la domenica. Nella celebrazione p. Felix ha ringraziato tutti i missionari per il loro credere nella dignità di ciascuna persona e ci ha benedetti chiedendo a Dio di darci sempre il coraggio di andare incontro dei fratelli e riconoscere che sono tutti figli di Dio.
Ringraziamo Dio che ci ha permesso di vivere questa esperienza così bella e le persone che ci hanno sostenuto in vari modi e quelle che ci hanno ricevuto nelle loro case… Il nostro grazie è per il sì di ciascun missionario ad uscire di casa, a rinunciare ad una domenica di tranquillità e riposo per camminare sotto il solleone di quasi 40 gradi. Che dire per tutto questo? Solo gratitudine e che Dio continui a benedire ciascuno affinché possiamo vivere molte altre volte questa esperienza così feconda nella vita nostra e dei fratelli.
Il gruppo missionario CMT – Jundiaí
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