Domenica 9 ottobre, mese dedicato alla Missione, alcuni membri dei gruppi missionari del nord Italia e alcuni amici hanno avuto la possibilità di accogliere Sonia Bertato, missionaria a Jundiaí SP, Brasile, originaria di Martellago VE, che in questo periodo è in Italia per una visita alla famiglia.
Vite che parlano
“Con le persone che incontriamo sentiamo di essere sempre più famiglia insieme. Il popolo brasiliano ha il dono di sapersi fare uno, di immedesimarsi nelle situazioni degli altri. È uno scambio di doni, noi diamo ciò che siamo e loro altrettanto. La fede della gente ci aiuta a guardare la vita in modo diverso, anche e soprattutto nelle difficoltà”. Sono queste le parole con cui Sonia ha iniziato la condivisione dell’esperienza che stanno vivendo come comunità da quando si sono inseriti nel quartiere Eloy Chaves a Jundiaí. Come in tutto il Brasile anche in questa città, sorta come dormitorio della grande San Paolo e ora città industriale, non mancano i contrasti, da qui nasce la sfida: vivere insieme, condividere con gli uni e con gli altri e sperimentare il dono reciproco.
“La sua testimonianza è stata trasparenza. Non ci ha parlato di sé, non ha fatto una semplice carrellata di quello che fa insieme alla comunità, ma ha presentato la realtà e le attività realizzate facendo parlare la vita delle persone che incontrano”. Colpisce sempre come le persone che mancano a volte anche del necessario o che comunque vivono in situazioni di disagio economico, sociale, ecc. non si lamentano, anzi testimoniano una fede semplice e profonda, sanno guardare la vita cogliendo il bene, il positivo che c’è. “Molto diverso da noi che ci lamentiamo, che ci preoccupiamo”.
Un esempio tra tanti è quello di un giovane papà che, grazie alla testimonianza dei genitori, fin dalla prima volta ha scelto di donare la decima parte del suo stipendio per la missione e continua a farlo fedelmente, segno della sua fiducia e riconoscenza verso Dio. E ancora la testimonianza di una coppia, entrambi disabili, che non si piange su se stessa, ma che affronta la vita con grande dignità e fede, gestendo ogni aspetto della quotidianità anche se sono in sedia a rotelle. Ugualmente stupisce la solidarietà: “Dove c’è per uno, c’è per tutti!” Solidarietà che anche nei tempi più difficili non viene mai meno, ma che risalta ancora di più.
Tanti volti, tante storie che attraverso le parole di Sonia e alcune immagini hanno preso carne. Vite che parlano dritto al cuore, vite che testimoniano l’amore di Dio, la forza della fede, la solidarietà, vite che provocano e che mettono in discussione. In piena sintonia con il tema dell’Ottobre missionario 2022, in Italia: Vite che parlano.
Toninho, una vita donata
Tra le tante vite di cui Sonia si è fatta voce c’è quella di Toninho, insieme alla moglie Graça, Collaboratori CMT, presenti nella vita della Comunità fin dall’inizio. Toninho alcuni mesi fa ha iniziato ad avere problemi di salute e dopo varie peripezie nelle strutture sanitarie, che non sempre hanno accompagnato bene la sua situazione, gli è stato diagnosticato un tumore. Insieme hanno vissuto questi mesi con speranza, con grande forza interiore e quando ormai la situazione è precipitata Toninho si è abbandonato con fiducia a Dio. Si è spento serenamente a fine settembre all’età di 56 anni. Abbiamo ricordato la sua fraternità semplice, il suo donarsi agli altri, l’accoglienza che come famiglia hanno sempre manifestato verso tutti. Una vita quella di Toninho, che insieme a quella della sposa Graça, ha parlato a tanti e continuerà a farlo. Grazie!
Grazie a Sonia per la sua presenza e per la vita dei fratelli di cui è stata voce, vita che ci ha portato una ventata di speranza e che alimenta in ciascuno la fraternità universale, il sentirci una sola famiglia anche se distanti migliaia di chilometri. Insieme continuiamo il cammino e il nostro impegno verso gli altri edificati in particolare dalla capacità dei poveri di essere dono per gli altri.