La pandemia in corso ha stravolto gli stili di vita e i programmi a tutte le latitudini costringendoci a cercare nuove modalità per restare uniti pur a distanza. Anche noi abbiamo dovuto imparare ad incontrarci passando dalle attività in presenza a quelle online.
Il cammino dei gruppi missionari CMT, alcune attività del progetto “Chaves da Vida”, il contatto con gli Amici CMT hanno intrapreso questa esperienza piena di novità.
Dopo un primo momento di incertezza, ciascuno ha accolto la sfida e si tuffato, anche chi era meno abituato al mondo digitale. Con sorpresa abbiamo potuto raccogliere alcuni frutti.
Positivo, innanzitutto, l’aiuto reciproco tra i membri dei vari gruppi missionari: i più esperti hanno messo a disposizione le proprie competenze affinché ciascuno potesse apprendere a collegarsi in videoconferenza e munirsi degli strumenti adatti. Nel gruppo missionario di Quartu è scattata una catena di solidarietà digitale. Uno dei membri per partecipare all’incontro online ha chiesto aiuto alla vicina che frequenta insieme a lei. Questa a sua volta ha interpellato la figlia che, senza esitazione, si è resa disponibile. Altri ancora per non perdere l’appuntamento hanno chiesto l’aiuto dei figli.
Grazie alla modalità digitale è stato possibile organizzare incontri tra membri di gruppi missionari diversi, anche distanti geograficamente. Non sono mancati i collegamenti che in più occasioni hanno gettato un ponte tra Italia e Brasile.
Gli incontri avvenuti online hanno dato la possibilità anche di allargare il cerchio accogliendo come dono la presenza di nuovi partecipanti.
Pur nutrendo nel cuore il desiderio di poter quanto prima incontrarci in presenza, l’opportunità di continuare anche in questo modo il cammino di amicizia e condivisione, di formazione alla luce della Parola e di apertura missionaria, è stata un dono prezioso per tutti di cui non si può che ringraziare.
La situazione ha stimolato la fantasia per riuscire a coinvolgere in qualche modo anche chi non può partecipare agli eventi online tramite email, una telefonata o la condivisione di un video.
Il banchetto dei regali solidali ha viaggiato virtualmente tramite i social raggiungendo amici di vecchia data e nuovi. Nonostante le difficoltà dettate dalle limitazioni di spostamento, l’iniziativa si è realizzata tramite questo tam tam digitale e il porta a porta seguendo tutte le norme sanitarie. La solidarietà di chi ha aderito si è distinta in generosità e i risultati sono stati più che buoni.
Ugualmente alcune attività del progetto “Chaves da Vida” a Jundiaí – SP Brasile hanno percorso nuove strade online. Il gruppo dell’artigianato ha continuato l’attività attraverso il lavoro svolto “a distanza”, ciascuno dalla sua casa, e ha trovato nuove modalità di divulgazione e distribuzione degli oggetti preparati.
Un’altra novità è stata l’esperienza di didattica a distanza. Nádia dos Santos Moraes, insegnante di sostegno volontaria ha condiviso: “Quando le lezioni in presenza sono state sospese la missionaria Maria Celeste mi ha chiesto se potevo aiutare due bambini in difficoltà. Come poterlo fare? Non avevo mai dato lezioni online, ma ho accettato la sfida. In un primo momento mi ha aiutato mio figlio che era in vacanza, poi con gioia ho proseguito da sola”.
Questi e molti altri frutti raccolti in questo tempo ci ricordano che la vita germoglia anche tra le rocce e rinnova in noi la speranza.