Sabato 16 ottobre, un pullman di 50 persone è partito da Vigonovo VE, direzione Pian Paradiso VT.
Dopo la prima esperienza di questo tipo, fatta dal gruppo Amici CMT del Nord nel 2019, superate le restrizioni per Covid, Luciano e Ginetta Zanon, sposi missionari, sono riusciti nell’impresa di accontentare il desiderio di tante persone, alcune per la prima volta, di andare a vedere e toccare con mano la realtà della Comunità Missionaria.
«Il gruppo era ben assortito, molti si conoscevano, provenendo da Vigonovo, nessun problema di inserimento per gli altri. Il viaggio è stato lungo, ma le chiacchiere, le risa, gli scambi con Luciano e Ginetta, la recita del Rosario, ci hanno permesso di arrivare tranquillamente nel primo pomeriggio. Ci siamo fermati fino a domenica dopo pranzo, pernottando in una bella struttura a Nepi.
Abbiamo avuto modo di parlare con i missionari, di visitare la casa, per chi non la conosceva, e di riposare nel bellissimo parco-giardino di Pian Paradiso. Abbiamo goduto di due giornate splendide, di un cielo terso, di un’esplosione di colori autunnali con un clima caldo come a fine estate. Abbiamo celebrato la Messa sia sabato sera che domenica mattina, nella bella chiesetta di S. Anna adiacente al Centro Missionario.
Momenti di riflessione
Letizia in un incontro con tutti sabato e Padre Mario nelle due Messe, ci hanno fatto riflettere su alcuni argomenti importanti. Letizia ci ha introdotto al tema della pace promessa da Gesù. Una pace che non è solo assenza di guerra, ma una pace che placa la nostra “sete”. “Vi do la mia pace, vi lascio la mia pace”, promette Gesù, ma ci dice anche come ottenerla, con il suo comandamento nuovo “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”, cioè fino alla morte, fino a dare la vita per l’altro, che può non essere la morte fisica, ma il nostro “morire”per fare spazio all’altro, per perdonarlo e perdonarci sempre, per vivere da fratelli e non da nemici o avversari.
P. Mario ci ricordava che questa pace è sì un dono dello Spirito Santo, ma va ricercato, va chiesto di continuo con la preghiera, perché Dio risponde sempre. Nel mondo che viviamo la preghiera sembra sempre più difficile: ci manca il tempo, non sappiamo come fare, come parlare con Dio. In aiuto ci possono venire anche le semplici preghiere che tutti conosciamo, perché è il pensiero, la coscienza della sua presenza nella nostra vita, nei nostri gesti quotidiani che diventa preghiera, diventa “intimità” con Dio che ci conosce e ci ama da sempre.
Grazie per l’accoglienza
Ciò che comunque colpisce sempre, per i nuovi e per chi ritorna, è l’accoglienza che si riceve dalla Comunità tutta, la capacità di far sentire in famiglia anche una comitiva così numerosa. È il toccare con mano, il gustare “quella pace”, la pace che viene dalla presenza di Dio tra chi sta vivendo, come scelta di vita, la fraternità “spiegata” da Gesù.
Ringraziamo le missionarie e i missionari per questo, per la loro disponibilità e per tutto il lavoro extra per “sfamare” e servire tutti noi!
Tornando, abbiamo fatto una sosta per conoscere il santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza. Non poteva esserci un suggello più indicato, dopo i giorni vissuti in Comunità, del soffermarci sulla Misericordia infinita di un Dio che ci attende sempre a braccia aperte, per curare le nostre ferite nel corpo e nell’anima.
Un tramonto spettacolare che incendiava il lago Trasimeno è stato l’ultimo dono, l‘ultima immagine che molti avranno negli occhi ripensando a questo viaggio.
All’arrivo, gioia, stanchezza, saluti, ma Luciano e Ginetta ci hanno anche accennato alle richieste che hanno avuto di far diventare questa “visita” in Comunità un appuntamento fisso, magari annuale, chissà… E allora, a presto!»