"Fai la tua piccola parte di bene dove ti trovi;
sono queste piccole parti di bene
messe insieme che riempiono il mondo."
Desmond Tutu
Quale prezioso segreto di vita è racchiuso in queste parole dell’arcivescovo anglicano, Desmond Tutu, che ha lasciato a tutti l’esempio della sua vita, spesa per il bene di tutti e per la giustizia nel mondo, come monito e eredità da mettere a frutto.
Parole che trovano concretezza e vitalità nel tanto bene fatto in silenzio da uomini e donne che in ogni angolo della terra hanno scelto e scelgono di fare la loro piccola parte là dove si trovano. Sono parole che in modo tutto particolare si materializzano nelle scelte di bene portate avanti da chi si trova in situazioni di infermità o di età avanzata, situazioni che spesso vengono viste più come un peso che come un’opportunità di bene.
Tanti i volti, tante le storie che nella nostra esperienza missionaria abbiamo raccolto come testimonianza viva di vite donate fino alla fine per riempire silenziosamente il mondo di bene.
Mamma Cenza, che con forza ed entusiasmo ha donato ogni suo attimo per il bene della famiglia e del prossimo vicino e lontano. Una vita segnata dalla sofferenza, ma che non l’ha rinchiusa nella commiserazione, anzi l’ha spalancata in modo speciale verso ultimi che nessuno vede o sente: sofferenti, poveri, emarginati… Il ricordo delle due figlie, Antonella e Maria Assunta, collaboratrici CMT, fa emergere la forza della sua testimonianza.
“A causa della sua infermità non ha potuto fare vita sociale, ma non si è mai sentita sola, perché era costantemente impegnata nel creare qualcosa a favore dei poveri. Le sue mani speciali, deturpate dall’artrite reumatoide, mosse da una forza misteriosa che le rendeva operose e instancabili hanno creato meraviglie. Nel tempo, con ago e filo ha realizzato dei capolavori: abiti di ogni genere, maglioni, arredi, ricami, paramenti sacri. Più recentemente fino ai suoi ultimi giorni ha confezionato splendidi abitini da battesimo, vestitini, pantaloncini, maglioncini da spedire in missione. Diceva che aveva tanto da fare perché aveva tanti nipotini poveri nel mondo da raggiungere e si rapportava con i missionari come fossero suoi figli.
Non si è mai risparmiata e con il suo esempio di generosità e di dono gratuito ci ha insegnato ad amare il prossimo più di noi stessi. Insieme al gruppo missionario CMT di Quartu S. Elena – CA, stiamo cercando di raccogliere questa sua eredità, donando a nostra volta tempo e forze per la missione nella realizzazione di golfini di lana, abitini in cotone, oggettistica varia…”.
Mamma Elvira, un’altra mamma che ricordiamo con tanta riconoscenza. Da sempre ha accompagnato con tanto affetto, non solo la figlia missionaria Emanuela, in particolare dopo la sua partenza per la missione, ma anche tutta la comunità, i missionari sparsi nel mondo intero. Anche le sue mani hanno creato tanto bene: dai semplici ma preziosi rammendi, alle coperte di lana, coinvolgendo anche altre mamme… tanto da arrivare a confezionarne anche 150 in un anno; dallo smistamento di materiale per la missione alla preghiera del rosario.
“Servizi che ha continuato a fare fino all’età di 90 anni, fino a che le gambe l’hanno sorretta.
E anche dopo non ha mai rinunciato ad avere un cuore missionario, infatti quando le forze fisiche sono venute meno ha continuato comunque a ricordare e pregare per l’umanità intera e con il suo sorriso ad elargire a ciascuno la sua simpatia che l’ha sempre caratterizzata” (La figlia, Emanuela Gardich, missionaria).
Mamma Pina, sposa missionaria, vive a Porto Viro RO. Una vita dedicata alla famiglia e agli altri, e che dal 1986 in modo particolare ha scelto insieme allo sposo papà Toni, non solo di dedicare alla missione tempo e forze, ma la stessa vita.
Donna silenziosa, di poche parole, ma sempre attenta alle necessità altrui, sempre disponibile per diversi servizi. Anche con la nascita al Cielo dello sposo, dopo 67 anni di matrimonio, non si è persa d’animo e ha continuato a fare la sua piccola parte di bene per la missione.
Gli ultimi lavoretti fatti a mano con tanta pazienza: dei berrettini di lana e dei bigliettini ricamati a mano da utilizzare come chiudi pacco, sono stati il suo contributo all’iniziativa dei regali solidali.
Recentemente l’ha raggiunta un ictus ischemico, ma non le manca la forza di continuare a pregare tutti i giorni il rosario missionario, per accompagnare spiritualmente i passi dei missionari e dell’intera umanità.
ll signor Sandro, di Sutri VT, ha 75 anni ed è perito industriale specializzato in ingegneria nucleare. Ogni settimana dedica del tempo per la missione nella sede CMT di Pian Paradiso-Civita Castellana VT.
Si mette a disposizione per qualsiasi tipo di servizio, dalla manutenzione del parco alla pulizia, dal riordino della chiesa di Sant’Anna ai più diversi lavori manuali. Ogni volta arriva con un delizioso dono: del pane, un dolce o il ciambellone, fatti in casa da lui stesso.
“Quando lo ringraziamo risponde sempre dicendo di essere lui a dover ringraziare noi e che quello che fa non è nulla, ma solo piccole cose. È sempre disponibile ad aiutare in qualsiasi ambito e ricerca, sempre attento a captare le necessità che ci possono essere” (Pietro Moressa, missionario).
Signor Heleno e la sposa signora Eva, una coppia del quartiere Eloy Chaves di Jundiaí SP, che ha accolto le missionarie della comunità di Jundiaí e da allora ne sono i fedeli “custodi”.
Una coppia con due figli già sposati e che continua a mettersi a disposizione degli altri, ampliando gli orizzonti della propria famiglia.
Sr. Heleno ogni qualvolta la comunità necessita di lavori di manutenzione è sempre pronto e svolge il suo operato con tanta dedizione oppure presta la sua ferramenta.
Nonostante, anni fa, abbia sofferto un incidente di lavoro, non si è scoraggiato e non ha perso la sua abilità e precisione. Camionista di professione varie volte si è messo a disposizione per fare alcuni traslochi. Anche la moglie Eva, buona sarta, si è inserita nel gruppo dell’artigianato offrendo il suo prezioso contributo. Sempre presenti nelle varie iniziative che la comunità promuove, desiderosi di contribuire e collaborare per il bene degli altri. Oltre a tempo, forze e abilità, anche le primizie del loro orto giungono con costanza e puntualità.
Sarebbero ancora tanti i volti e i fatti da raccontare… Veramente tanti uomini e donne del nostro tempo che facendo la loro piccola parte, là dove si trovano, anche in situazioni di precarietà, di malattia, di anzianità, …anche in situazioni che la società odierna tenderebbe a considerare “da scartare”. Le loro storie ci confermano invece che sono proprio queste piccole parti di bene condivise e messe assieme a riempire il mondo, a renderlo più umano, più fraterno.
La loro testimonianza sia di stimolo per ciascuno a fare la propria piccola parte di bene, là dove si trova! Insieme possiamo riempire il mondo!