“L’ultimo giorno di agosto sono arrivata a San Paolo – Brasile, dopo quasi sette anni, per rimanere alcuni giorni e visitare i miei familiari e per trascorrere un po’ di tempo con la comunità a Jundiaí.
Nel tragitto dall’aeroporto sono rimasta colpita dallo scenario lungo le strade: c’erano persone, giovani e adulti che vendevano ai viaggiatori, acqua fresca o qualcosa da mangiare. Iniziano a lavorare molto presto, affrontando il calore del giorno e, sicuramente, concludono la giornata dopo aver affrontato un viaggio sfiancante in autobus o treno strapieno, per raggiungere la propria casa o baracca. Resta impressa nel mio cuore la vita sofferta di queste persone e di tante altre che lottano ogni giorno per sopravvivere.
Arrivando in comunità e vedendo come il centro missionario diventa luogo di accoglienza per tutti: per chi bussa alla porta chiedendo del cibo, per chi desidera condividere qualcosa con chi ha più bisogno, per chi mette a servizio i propri talenti, …ho pensato a questa bellezza di essere famiglia, come nelle prime comunità cristiane, dove tutto veniva messo in comune perché tutti potessero vivere in dignità.
Ringrazio per questo tempo trascorso in terra brasiliana. Un tempo in cui ho ricevuto molti doni a partire dall’incontro con la comunità, i collaboratori, gli amici, i miei familiari e le persone nuove che ho conosciuto.
L’incontro con i miei familiari e amici a Piraju SP, mia città natale, e a Bauru SP, è stato speciale, mi sono sentita a casa: sono grata per l’attenzione ricevuta da parte di tutti: in particolare da mio fratello e tutta la sua famiglia.
Nella comunità ho sperimentato lo stesso sentimento. Ho potuto partecipare al weekend con i giovani percependo la presenza dell’amore di Dio. Da sempre Lui ci chiama, ci suggerisce il cammino della felicità, ci vuole vedere felici e vedere la risposta di questi giovani. La certezza di questo amore nella loro vita, mi ha rallegrato e fatto ringraziare per la comunità che li conferma nel bene.
Kleber e Karla stanno aiutando a condurre il gruppo missionario dei giovani e sono molto vicini alla comunità. Kleber ha condiviso: “Non riesco ad immaginarmi senza la Comunità. Quando sono arrivato qui ero timido, non riuscivo a comunicare e la Comunità mi ha aiutato, oggi grazie a Dio sto donando quello che ho ricevuto e sento che è Dio che mi dà la capacità di farlo”.
L’incontro con gli amici del quartiere Bom Jardim, dove abbiamo abitato agli inizi come CMT a Jundiaí, è stato occasione per rinnovare l’affetto di tutti per la comunità. Ringraziamo per l’amicizia e la fraternità che abbiamo potuto costruire e che stiamo costruendo. È stato bello percepire come si ricordano di tutti; hanno chiesto di Stefania di ciascuno che hanno conosciuto lungo questi anni, segno che abbiamo costruito un pezzo di strada con queste persone.
Il centro missionario è sempre movimentato proprio per tutte le persone che si avvicinano per una visita, un momento di preghiera, un dialogo o per mettersi a servizio e stare in comunità.
Nell’ultima domenica della mia permanenza tutti i miei parenti che abitano a San Paolo sono venuti a trascorrere un giorno con noi, così io e Sebastiana, mia sorella, abbiamo avuto la possibilità di incontrarli tutti assieme. Vari di loro non li vedevamo da molti anni, con alcuni è stata occasione di conoscerci, ma subito ci siamo sentiti famiglia. Un clima di festa e tutti sono stati a proprio agio, alla fine hanno ringraziato per le notizie condivise sulle comunità, per l’accoglienza e per la possibilità di incontrarsi con noi e tra loro. Hanno espresso il desiderio di ritornare per conoscere maggiormente la nostra vita e spiritualità. In questo domenica si è unita a noi anche una famiglia di Itapecerica da Serra SP che ha espresso la gratitudine per l’incontro: “Noi non siamo parenti, ma l’esperienza di Dio che abbiamo condiviso insieme ci ha fatti diventare fratelli e allora non potevamo non venire per incontrarvi e ringraziare”.
Resta in me la bellezza dell’incontro che sempre arricchisce e la gratitudine per la vita di Dio che continua a rafforzarci e unire in un’unica grande Famiglia.