Avvicinandosi il termine dell’anno pastorale e a conclusione delle varie attività, con il desiderio di ringraziare tutte le persone, che più direttamente, stanno collaborando al Progetto “Chaves da Vida” (Le chiavi per la vita), sabato 2 dicembre, è stato organizzato un momento di incontro con loro.
Erano presenti le professoresse che aiutano nel sostegno scolastico, le persone che collaborano nei corsi di fitoterapia e le signore che partecipano del gruppo dell’artigianato. È stato un momento molto familiare di condivisione, gratitudine e di identificazione con la spiritualità della Comunità.
Varie persone hanno manifestato la riconoscenza per l’accoglienza ricevuta e per aver incontrato uno spazio dove poter mettere a servizio i propri talenti. Una di loro ha condiviso: “Si percepisce molto l’accoglienza del gruppo. Chiunque arriva incontro qualcosa da fare, si sente parte del gruppo, dialogando, ascoltando, scambiando le conoscenze sui vari lavori… Non ci sono gelosie o rivalità”. Una signora che partecipa da poco tempo ci ha detto: “È importante incontrarsi con altre persone, dialogare, stare in un luogo sano. Questo fa bene alla persona, aiuta contro la fatica della vita e non sentirsi soli. Questo ci “guarisce”!
Un’altra signora, pur non riuscendo a partecipare alle attività nella comunità, ha trovato ugualmente il modo di mettersi a servizio da casa sua e di sentirsi parte della famiglia: “Sono contenta di venire o di fare qualcosa per gli altri, qualcosa che ci piace; anche rimanendo nelle retrovie, facendo quel che è possibile da casa, …ma noi cerchiamo anche una spiritualità e qui spiritualità e attività sono unite!”
Le professoresse hanno ringraziato per lo spazio educativo che la Comunità offre: “I bambini manifestano delle carenze affettive molto grandi (famiglie separate, assenza del padre, classi scolastiche molto numerose…). Poterle accompagnare individualmente, offre a ciascuno di loro quella sicurezza di essere “guardati”, di “esistere”, per questo a loro piace venire, perché si sentono amati! Questo crea un legame reciproco, offre loro un luogo salutare a loro, ma anche a noi! Quando vengo qui, a volte stanca, poi ritorno a casa con più energia! Lavorare per il prossimo, fare il bene, è bello; stare qui non ha prezzo!”
Un’altra professoressa ha espresso la sua gioia nel sentirsi parte della Comunità: “Io pensavo di venire con l’intento di far lezione ai bambini, ma quando ho capito che, in un certo modo, facevo anch’io parte della Comunità, questo mi ha commosso. Per me è stata una luce che dà senso al mio lavoro! Ora so che non sto facendo qualcosa per gli altri, ma che ho trovato il mio posto!”.