Un appuntamento che unisce
Ascolta la voce del Creato! Questo il tema della giornata di preghiera per la custodia del creato 2022. Appuntamento annuale dedicato a riaffermare l’importanza, anche per la fede, dell’ambientalismo,con tutte le sue implicazioni etiche e sociali.
Il tema della salvaguardia del creato è uno dei primi punti di accordo nel cammino di riconciliazione tra le diverse confessioni cristiane, proprio in virtù del fatto che il Creato è casa comune per tutti.
Il 1° settembre 1989, ricorrenza del capodanno ortodosso, l’allora patriarca di Costantinopoli Dimitrios I, proclamava la prima Giornata di Preghiera per la cura del Creato. Questo gesto ha ispirato il Consiglio Ecumenico delle Chiese (WCC) nel prolungare la celebrazione fino al 4 ottobre, giorno di San Francesco d’Assisi, patrono dell’ecologia, amato da molte confessioni cristiane. Nel 2015, anno in cui è uscita l’enciclica Laudato si’, Papa Francesco ha ufficializzato il Tempo del Creato.
Ascoltare la voce del Creato
Nel messaggio divulgato per la giornata del 2022, Papa Francesco ci ricorda: “Se impariamo ad ascoltarla, notiamo nella voce del creato una sorta di dissonanza. Da un lato, è un dolce canto che loda il nostro amato Creatore; dall’altro, è un grido amaro che si lamenta dei nostri maltrattamenti umani.”
Ascoltare la voce del Creato significa quindi ascoltare il canto di tutte le creature che lodano Dio, ma anche le grida di dolore che arrivano da una Madre Terra abusata e in via di distruzione a causa anche dei nostri stili di vita guidati dall’iperconsumismo.
Significa sentire la voce amara di tante specie che si stanno estinguendo. Significa ascoltare il dolore dei fratelli più poveri, che subiscono maggiormente le conseguenze del cambiamento climatico, più esposti agli effetti della siccità, di fenomeni estremi come inondazioni e tornado, senza dimenticare il grido dei popoli nativi, i cui territori vengono devastati e depredati.
Questione sociale e questione ambientale sono strettamente interconnesse e richiedono un urgente impegno a contrastare il disordine e ogni volontà di potenza per far regnare la giustizia, la pace, l’armonia, il rispetto della vita in ogni sua forma. Quando viene meno la qualità della vita dell’uomo e della vita del cosmo la terra è desolata. La qualità della vita umana dipende anche dalla vita del cosmo di cui l’uomo fa parte e nel quale è la sua dimora.
Dall’ascolto alla custodia del Creato, un compito sempre più urgente
Il compito di custodire il Creato è compito di ognuno di noi, nella consapevolezza dei nostri comportamenti, dei nostri stili di vita. “Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana». (Laudato si’, 217)
La custodia del Creato è custodia della casa comune, ed è perciò anche compito dei governi e degli organi sovranazionali come le Nazioni Unite, impegnate anche quest’anno in due vertici (COP27 e COP15) che affronteranno ancora la doppia crisi del clima e della riduzione delle biodiversità.
C’è la necessità, sempre più urgente, di rivedere i modelli di consumo e produzione, di rivedere un’idea di sviluppo che sia fondato sulla responsabilità e che abbia alla base l’alleanza tra l’essere umano e l’ambiente, che per i credenti “… è specchio dell’amore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino” (Papa Francesco).
Tempo del Creato 2022: una proposta per tutti
“In questo tempo riprendiamo a contemplare e a pregare nella grande cattedrale del creato, godendo del «grandioso coro cosmico» di innumerevoli creature che cantano le lodi a Dio. Uniamoci a San Francesco d’Assisi nel cantare: “Sii lodato, mio Signore, con tutte le tue creature” (cfr Cantico di frate sole). Uniamoci al Salmista nel cantare: «Ogni vivente dia lode al Signore!» (Sal 150,6).
Possiamo sostare ogni giorno a contemplare la grandezza del creato e delle creature che ci circondano ed esprimere la nostra gratitudine. Godere e ringraziare per i colori della natura, per il dono dell’acqua, sempre meno scontato, per l’incanto di un tramonto o del sorgere del sole…
Allo stupore per il Creato possiamo unire l’attenzione verso tutti quei piccoli gesti che ne deturpano la bellezza, come può essere il semplice gettare a terra l’involucro di una caramella, un fazzoletto di carta, una mascherina, un mozzicone di sigaretta… La sensibilità verso le cose semplici ci rende più attenti verso le scelte di salvaguardia importanti per noi e per l’umanità di oggi e di domani.