Dopo quasi un anno e mezzo si sono incontrati gli Amici CMT del nord Italia,provenienti dalle province di Padova, Venezia e Rovigo. Era prevista una giornata di pioggia, ma sotto gli ultimi raggi dell’estate, sabato 18 settembre, una novantina di amici si sono potuti stringere – rispettando le distanze – in un unico abbraccio, insieme alla comunità del nord Italia e alcuni missionari giunti dalle comunità laziali. Anna Gallus, Clara Medas e Pietro Moressa, da Pian Paradiso – VT, p. Roberto Mabilia, da Patrica – FR. L’aria di festa era palpabile! L’appuntamento era previsto per le ore 15,00, ma già dalle 14,20 cominciavano ad arrivare i primi. È proprio vero: la distanza, la pandemia, il distanziamento sociale, le difficoltà vissute da ciascuno, non hanno rubato la gioia di incontrarsi e l’intensità di sentirsi insieme un’unica famiglia a servizio dei fratelli. Traspariva dagli occhi il sorriso nascosto sotto la mascherina.
L’accoglienza della parrocchia, i fiori già pronti sull’altare, i giovani che si sono donati per allietare con il canto, il sorriso di ciascuno, l’amore dato e ricevuto in questo lungo anno e mezzo hanno fatto sì che la lode salisse unanime al Padre, che ogni notizia fosse accolta da cuori sensibili e generosi, che ogni sguardo esprimesse la voglia di esserci, di incontrarsi, di donarsi.
Anche chi per motivo di malattia o di lavoro non poteva esserci, di fatto si è reso presente con un messaggio, con una telefonata. Durante l’Eucaristia anche chi ci ha lasciato fisicamente in questo tempo, è stato raggiunto e dal cielo ha sicuramente fatto pervenire la sua gioia.
Qualcuno ha definito l’incontro un “bouquet di fiori”: dai piccoli ancora in passeggino, alle nonne, con la loro “terza gamba”, passando per le giovani coppie, i bambini, gli adulti… tutti erano contenti di esserci.
Presentissima anche la comunità di Jundiaí SP-Brasile, attraverso le parole di Anna Gallus: le difficoltà vissute in un momento così sofferto come la pandemia; la solidarietà di tante persone e la Provvidenza che non sono mai venute meno; il desiderio di riprendere le attività del progetto Chaves da Vida. Ogni notizia ha parlato di vita.
La Parola di Dio, ascoltata nella celebrazione eucaristica, ha confermato il desiderio di ciascuno di servire e dare la propria vita per i fratelli. Abbiamo gioito insieme anche per la vita di una giovane coppia che in questo tempo ha scelto di adottare un bambino.
Al termine, salutandosi, si percepiva che gli Amici erano più amici: c’era proprio bisogno di incontrarsi, avevamo bisogno di ascoltare queste notizie di famiglia, queste parole di vita che ci fanno bene “dentro”, sono alcune delle espressioni più ricorrenti. Quasi non ci si voleva lasciare… E il saluto è stato un arrivederci, a presto!